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Inizializzazione

FUNZIONI ALTERNATIVE

COME DEFINIRE UNA CURVA PROGRESSIVA PER L'IMPOSTA SUL REDDITO

Diverse proposte

per implementare la progressività

Reddito Naturale non è una specifica funzione, ma l'implementazione del principio di progressività. Come tale deve rispettare alcuni vincoli:

  • l'imposta deve partire da zero dopo una certa soglia di reddito, per permettere la definizione di una no tax area o di un'imposta negativa;
  • la curva dell'imposta non deve partire già inclinata, cioè l'aliquota marginale deve essere pari a zero nel punto in cui l'imposta inizia ad essere applicata;
  • l'imposta deve essere continua senza salti improvvisi, non come invece avviene per lo scatto delle addizionali IRPEF;
  • l'aliquota marginale deve essere continua e strettamente crescente per evitare distorsioni nell'imposizione su diverse componenti del reddito, a differenza di quello che accade con le aliquote IRPEF;
  • l'aliquota marginale deve essere strettamente minore del 100%, altrimenti l'imposta risulterebbe confiscatoria per quella fascia di ulteriore reddito, dove ciò avvenisse;
  • l'aliquota marginale deve tendere al 100% per garantire la progressività anche su redditi estremamente alti;
  • l'aliquota marginale non può avere un integrale convergente, cioè il reddito netto non può essere limitato entro un valore massimo.

La curva che attualmente definisce Reddito Naturale è solo una tra infinite possibilità. In seguito sono elencate alcune alternative con descrizione delle relative caratteristiche.

Reddito logaritmico

Una delle idee alla base di Reddito Naturale è contrastare il fenomeno dell'accumulo esponenziale di ricchezza. La soluzione più logica è applicare il logaritmo naturale alla base imponibile B stessa, con un adeguato fattore di scala S. L'imposta è la differenza tra base imponibile prima e dopo l'applicazione del logaritmo:

B − ln (
B
S
+ 1 ) × S

La funzione dell'aliquota marginale risulta essere un'iperbole decentrata

B
B + S

che cresce molto rapidamente raggiungendo già il 50% per B = S.

Aliquota marginale sigmoidale

La rapida crescita dell'aliquota marginale suggerisce di sperimentare una curva meno incisiva, che parta piatta aumentando l'inclinazione e si fletta successivamente, formando una S, da cui il nome sigmoide. Per soddisfare questo requisito aggiuntivo, all'aliquota marginale è stata assegnata la funzione

1 -
 
1
1 + (
B
S
)2

L'aliquota media segue sempre un andamento logaritmico, con l'aggiunta di un radicale che ne aumenta la linearità verso l'origine:

B − ln (
B
S
+
1 + (
B
S
)2
) × S

Tale funzione coincide con il seno iperbolico inverso arsinh:

B − arsinh (
B
S
) × S

Frazione logaritmica

Vi è una considerazione da fare sulle formule precedenti: la curva del reddito netto si appiattisce molto per i redditi alti, pur rimanendo crescente. Anche se è dibattibile se questo possa essere un effetto più o meno desiderato, quasi certamente è una modifica troppo radicale rispetto all'attuale IRPEF, la cui aliquota media effettiva non supera mai il 43%. Da questo punto di vista potrebbe rivelarsi necessaria una curva meno schiacciata sui redditi alti, rendendo più difficile per l'aliquota marginale avvicinarsi al 100%, cercando comunque di togliere il meno possibile ai redditi bassi e medi nel bilanciare la pressione fiscale per mantenere la parità di gettito.

L'idea consiste nel definire il reddito netto (esclusa la componente non tassata) come frazione via via minore della base imponibile, il cui denominatore cresce con andamento logaritmico. L'imposta è definita come:

B -
 
B
ln ( e +
B
S
)

Rispetto alle altre proposte, la sua aliquota marginale segue una curva leggermente più ripida per i redditi medio-bassi, crescendo invece più lentamente da quelli medi in su.

Similmente al logaritmo applicato al reddito, l'aliquota marginale cresce maggiormente all'uscita della no tax area. Per rendere sigmoidale l'andamento dell'aliquota marginale è necessario sostituire l'argomento del logaritmo con un radicale, in modo che rimanga costante nell'intorno dello zero:

B -
 
 
B
ln (  
e2 + (
B
S
)2
  )

Frazione radicale

La crescita lenta del logaritmo al denominatore impedisce di fatto l'avvicinamento all'aliquota marginale del 100%. In alternativa all'uso del logaritmo come denominatore della frazione, può essere impiegata la radice quadrata: in questo modo l'aliquota marginale torna ad avvicinarsi al 100% per i redditi estremamente alti, ma più lentamente rispetto all'applicazione del logaritmo al reddito.

B -
 
B
1 +
B
S

Anche in questo caso, perché l'aliquota marginale abbia una crescita inizialmente smorzata, va sostituito l'argomento della radice con un ulteriore radicale, radoppiandone il grado:

B -
 
B
4
1 + (
B
S
)2

Frazione logaritmica binaria

In alternativa alla frazione con denominatore radicale, per preservare la curvatura è possibile diminuire il grado del logaritmo, da naturale a binario. La funzione dell'imposta diventa meno ripida per i redditi bassi, medi e medio alti, aumentando gradualmente per quelli alti e molto alti se paragonato alla frazione con logaritmo naturale.

La seguente formula contiene già l'argomento radicale che smorza l'uscita dalla no tax area:

B -
 
2B

log2 ( 4 + (
B
S
)2 )

Logaritmo su scala sublineare

Storicamente, le distribuzioni delle aliquote tendono a raggiungere livelli elevati appena per redditi molto alti, come avvenuto con la riforma all'Irpef di Cesare Cosciani o all'Income Tax di F.D. Roosevelt. Le funzioni con andamento logaritmico tendono invece a schiacciare il reddito netto molto rapidamente rispetto alla scala di riferimento.

È possibile rallentare questa tendenza applicando la funzione a una scala non lineare: data una funzione f da applicare al reddito e una funzione s che rappresenta la scala, la funzione risultante può essere espressa come

B - B
f( s(
B
S
) )

s (
B
S
)

Una possibile combinazione è utilizzare la funzione area di seno iperbolico arsinh per entrambe. Essendo la scala a sua volta logaritmica, gli effetti dell'abbattimento del reddito vengono smorzati notevolmente. Nel complesso, la funzione così ottenuta ricalca la pendenza dell'Irpef attuale fino a 75 mila euro, mentre continua a crescere attestandosi ad un'aliquota media circa del 55% a un milione, spingendosi al 75% in prossimità del miliardo.

Un'alternativa è utilizzare come scala la radice quadrata o cubica, decentrata in modo che all'origine sia nulla e abbia derivata pari a 1. In questo modo si ha un rallentamento della crescita dell'aliquota media non così marcato come nel caso precedente, permettendole di raggiungere valori prossimi al 100%. La curva risultante segue un andamento più simile all'Irpef originale del 1974 che a quella del 2022 fino a 75 mila euro.


Reddito Naturale non è una specifica funzione Ma l'implementazione del principio di progressività

Gettito stimato

dai dati delle dichiarazioni 2020

Molte riforme fiscali necessitano di un intervento di spesa pubblica per essere finanziate, in quanto abbassano il prelievo e riducono le entrate per lo Stato. Reddito Naturale può essere una riforma a costo zero, in quanto progettato per riequilibrare la pressione fiscale tra i cittadini riducendo il divario di ricchezza.

Qui è possibile simulare il gettito delle varie proposte in base ai parametri di no tax area e fattore di scala S, i cui valori selezionati si riflettono anche sui grafici mostrati in fondo alla pagina.

Per finanziare un'imposta negativa sul reddito di pari importo alla no tax area, si possono attingere risorse dall'attuale sistema assistenziale (Reddito di Cittadinanza, bonus e indennità), che verrebbe sostituito dall'introduzione di un reddito minimo garantito per tutti i contribuenti adulti.

No tax area

Includi cuneo contributivo (33-34% dipendenti, 26,23% autonomi)

Reddito logaritmico

Gettito: 0 MLN€ (+0 MLN€)

Seno iperbolico inverso

Gettito: 0 MLN€ (+0 MLN€)

Frazione logaritmica

Gettito: 0 MLN€ (+0 MLN€)

Frazione logaritmica smorzata

Gettito: 0 MLN€ (+0 MLN€)

Frazione logaritmica / Root smorzata

Gettito: 0 MLN€ (+0 MLN€)

Frazione radicale

Gettito: 0 MLN€ (+0 MLN€)

Frazione radicale smorzata

Gettito: 0 MLN€ (+0 MLN€)

Frazione logaritmica binaria

Gettito: 0 MLN€ (+0 MLN€)

Arsinh/Log

Gettito: 0 MLN€ (+0 MLN€)

Arsinh/Arsinh

Gettito: 0 MLN€ (+0 MLN€)

Arsinh/Arsinh smorzata

Gettito: 0 MLN€ (+0 MLN€)

Log/Arsinh

Gettito: 0 MLN€ (+0 MLN€)

Arsinh/Frac

Gettito: 0 MLN€ (+0 MLN€)

Frac/Frac

Gettito: 0 MLN€ (+0 MLN€)

Arsinh/Cube Root

Gettito: 0 MLN€ (+0 MLN€)

Arsinh/Cube Root smorzata

Gettito: 0 MLN€ (+0 MLN€)

Arsinh/Root

Gettito: 0 MLN€ (+0 MLN€)

Arsinh/Root smorzata

Gettito: 0 MLN€ (+0 MLN€)

Flat

Gettito: 0 MLN€ (+0 MLN€)

Cosciani (1974)

Gettito: 0 MLN€ (+0 MLN€)

Roosevelt (1944)

Gettito: 0 MLN€ (+0 MLN€)


Reddito Naturale può essere una riforma a costo zero In quanto progettato per riequilibrare la pressione fiscale tra i cittadini riducendo il divario di ricchezza

Confronto diretto

di tutte le proposte

In seguito sono rappresentati dei grafici che possono aiutare ad analizzare, a colpo d'occhio, gli effetti dell'imposta sul reddito.

Il primo grafico mostra l'andamento del reddito netto: tanto più si avvicina alla retta grigia, minore è il carico fiscale applicato. Il secondo rappresena l'aliquota media effettiva, cioè quanta percentuale del reddito lordo viene prelevata. Il terzo rappresenta le aliquote marginali effettive, ovvero in che proporzione un incremento di reddito viene tassato.

Selezionando un nome nella legenda, è possibile visualizzare o nascondere la relativa curva. Infine, definendo l'intervallo di reddito lordo desiderato, si possono confrontare i grafici sia in una visione d'insieme che nei dettagli per una particolare fascia di reddito.

Reddito annuale netto


Differenza reddito disponibile


Aliquota media


Aliquota marginale